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lunedì 23 marzo 2020

RECENSIONE - The OutBreak di Francessca C Cominelli

Fanny King è una producer ventinovenne con una passione sfrenata per unicorni e paperelle di gomma. È incastrata in una relazione senza sbocchi e, cosa peggiore, alla Owl, il canale per cui lavora, nessuno sembra considerarla all’altezza del ruolo che ricopre. Un giorno, però, complice a un quadernetto fucsia e il ritorno di un uomo del suo passato, le cose cambiano, ma Fanny non capisce se in meglio o in peggio. Nathan Cohen, il miglior Executive Producer sulla piazza, torna alla Owl dopo essere sparito da Los Angeles e dalla vita di Fanny per sei anni. Sei anni in cui la ragazza si è rifatta una vita, frequenta la stella delle soap di Hollywood, Troy Jones, ma ha perso l’entusiasmo, la scintilla che l’ha fatto innamorare. Scintilla che l’intrigante e irriverente Cohen sembra intenzionato riaccendere (o scoppiare), a tutti i costi. Riuscirà Fanny a resistere alla tentazione dell’Executive Producer o scoppierà con tutte le sue paperelle? 




Perche' noi non siamo altro che questo: due calzini spaiati



The OutBreak, di Francesca C Cominelli, pubblicato in self publishing lo scorso 18 Marzo,  e’ la lettura perfetta per trascorrere qualche ora in completa spensieratezza. Per spegnere il cervello e I pensieri in questi giorni in cui il mondo si e’ totalmente capovolto.


Una commedia esilarante e ricca di allegri fraintendimenti. Due personaggi forti e caparbi ma ironici e irriverenti allo stesso tempo. In una Los Angeles glamor e’ molto Hollywood style Fanny Kings lavora presso una nota stazione televisiva e dopo anni di dura gavetta finalmente, grazie alla sua sbadataggine, l’occasione della su vita, bussa alla porta. Peccato che questa sua svolta lavorativa, rimette sul suo cammino Nathan Cohen, il ragazzo che anni addietro le ha spezzato il cuore. Ma come, noi tutte divoratrici di romance, sappiamo, il cuore e’ un brutto ceffo e se a condire il tutto c'è anche un’attrazione chimica capace di alimentare una centrale elettrica, il gioco e’ fatto.

Inizio a raccontare le avventure di una giovane ragazza di nome Honey, che voleva cavalcare gli unicorni e raggiungere le più alte vette del mondo

Fanny e’ una di noi. S’ingozza di gelato insieme alla sua amica Alice, ha strane manie di collezione, una sorta di ossessione per gli unicorni e tutto cio’ che e’ rosa. E’ un istintiva come poche, e non vi nego che in alcuni colpi di testa mi sono rispecchiata parecchio in lei. Ama il suo lavoro, e’ uno spirito creativo ed estroverso ma ha una forte paura  della solitudine, per questo e’ più semplice per lei rimanere ancorata ad una relazione salva facciata. Ed e’ proprio per questa sua paura e per una serie di insicurezze personali, che si ritrova a giocare con un piede in due staffe. I suoi scatti isterici, in alcune occasioni fanno sbellicare da ridere. Il suo non riuscire a filtrare I pensieri e sputar fuori cio’ che le passa per la testa le causerà non pochi siparietti divertenti. Ma quella sua, isola felice, che si e’ costruita, verrà completamente messa sotto sopra dall’arrivo dello Tsunami Nathan Cohen. 

Lui e' Il classico uomo sicuro di se, che sa cio’ che vuole dalla vita, che non ha paura di mostrare al mondo chi e’ e quanto vale. Nathan e’ uno di quei classici personaggi cui e’ difficile dare credibilità, perché rappresenta tutto cio’ che noi donne non vorremmo mai, il classico maledetto spirito libero, che però ci fa battere il cuore e che ad un certo punto della storia diventa l’eroe, perché ha un asso nella manica che farà sciogliere tutte come gelato al sole.


Malgrado la leggerezza dei toni con cui tutto viene raccontato, si affrontano anche situazioni e tematiche non sempre facili  che l’autrice ha saputo incastrare alla storia in maniera semplice e senza troppi drammi esistenziali, non facendoli, allo stesso tempo, apparire superficiali o meno importanti.

Per quel che mi riguarda The OutBreack e’ promosso a pieni voti e spero di cuore, in uno spin off su una certa  Campanellino “fata turchina” ...upssss….



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