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martedì 6 agosto 2019

The Aristocrats - di Daria Torresan e Brnilda Begaj


Ricchi, potenti e di una bellezza quasi eterea, i fratelli Doko sono “I signori dell’est-Europa”. Arroganti, pericolosi e disonesti fino al midollo, non provano pietà, non rispettano le regole e l’unica legge che conoscono è la loro.
La sola parola che conta è la loro.
Tutti li temono, tutti chinano il capo al loro cospetto. Tranne le sorelle Norik, discendenti dirette della donna più autorevole e rispettata nell’Europa orientale, nonostante il passato per nulla glorioso. Il loro cognome è sinonimo di potere e protezione. Per loro la legge è al di sopra di tutto, non giocano sporco, non ne hanno bisogno. Ma il loro rispetto va guadagnato e i Doko l’hanno perduto da tempo.
C’è un confine invalicabile tra le terre degli uni e delle altre.

Due famiglie, due imperi in lotta da sempre per la supremazia. Ma la loro battaglia rischia di portare alla luce troppi segreti. Quanto a lungo possono i protagonisti di questa faida farsi carico dell’antico odio che li separa? Quanto, prima che gli istinti carnali sfocino in una passione travolgente?

Perché davanti a un sentimento come l’amore, il cognome che porti non conta nulla.



La storia di The Aristocrats si è fatta attendere creando, sin da subito una certa curiosità non tanto sopita fra noi lettrici compulsive, nei confronti di questi famigerati e bellissimi fratelli Doko. Devo essere onesta, l’attesa ne è valsa la pena.

Mi sono astenuta dal leggere I vari estratti che di tanto in tanto le autrici postavano per non togliermi nessun effetto sorpresa, che credetemi il corso della lettura non vi risparmierà. Primo romanzo che leggo di questo duo formato da Daria e Brunilda, e il battesimo è stato più che soddisfacente.

Quella dei Doko e delle Norik è una storia molto sofferta, fatta di tanto odio covato durante gli anni. Un odio fra due famiglie. Una completamente patriarcale, appunto quella di Rozaf Doko e I suoi figli e una di stampo matriarcale, con Kendra Norik e le sue impavide Kelleste, Kristel e Kleisa. Segreti non confessati, ripicche alimentate nell’animo porteranno l’adrenalina pagina dopo pagina alle stelle. Non vi nego che, in certi punti della storia ho sentito la necessità’ di chiudere il kindle fare un bel respiro e poi riprendere la lettura. Ci sono tante di quelle emozioni forti e contrastanti che è inevitabile non esserne compromesso e sopraffatto. 

Quando si parla di mafia e criminalità non è mai cosa semplice essere obiettivi e non sfociare nel banale. La storia corale di queste due famiglie di potere non è né la prima né la seconda ipotesi. Il tutto si è svolto e sviluppato come doveva esattamente essere. Con la crudeltà e la cattiveria che certi ambienti ti abituano. È una storia che ti porta, inevitabilmente ad immedesimanti e trovare una sorta di alchimia con alcuni dei personaggi. Ed è proprio il meccanismo con cui si è dato voce ad ognuno dei protagonisti la cosa che cattura è conquista immediatamente. Perché’ permette di comprendere percepire ed entrare in empatia con il pensiero e le sensazioni di ogni singolo personaggio, senza tralasciare sia il lato umano che quello cattivo e crudele. 

venerdì 2 agosto 2019

In-Moral di Naike Ror


𝗧𝗲𝘀𝘁𝗮𝗿𝗱𝗶. 𝗖𝗼𝗺𝗯𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶. 𝗢𝘀𝘁𝗶𝗻𝗮𝘁𝗶.

Matthew Carter, lo scout di cheerleaders e Kay Morgan, il vicepresidente dei Miami Dolphins, vivono esistenze agli antipodi, anche se ad accomunarli c’è la tenacia con cui si fanno la guerra.
Ma se dietro a ogni sgambetto ci fosse qualcosa di diverso rispetto alla morbosa competitività?
Se nascosto sotto l’ennesimo placcaggio ci fosse la rivalsa di sentimenti insabbiati?

𝗞𝗔𝗬
“Erano stati pensieri disonesti, depravati,
𝗶𝗺𝗺𝗼𝗿𝗮𝗹𝗶?
Però me ne fregavo perché quella era la mia dannata orchestra, quello era il mio teatro e quella era la mia platea; se avessi voluto inserire un assolo di chitarra nel bel mezzo di una Turandot, giusto per scandalizzare e prendermi qualche soddisfazione personale, lo avrei fatto senza esitare.
E si fottesse l’etica sul posto di lavoro.”

𝗠𝗔𝗧𝗧𝗛𝗘𝗪
“Kay Morgan aveva toccato tasti senza mai avermi sfiorato, aveva rimesso nel mio stomaco almeno quattro farfalle sgraziate, ma svolazzanti.
Qualcosa di così diverso poteva essere così semplice?
Qualcosa di così inaspettato poteva essere così limpido?
Qualcosa di così
𝗶𝗺𝗺𝗼𝗿𝗮𝗹𝗲 poteva essere così giusto?”




Il mio primo ed unico, romanzo MM l’ho finito di leggere ieri, ed è stata una di quelle storie che mi ha lasciata con le farfalle allo stomaco ed una voglia di volerne di più. In-Moral non è semplicemente la storia d’amore fra due uomini. È una storia d’amore punto. Perché’ dopo essere arrivata alla parola fine mi sono resa conto di una cosa. Quando il cuore batte forte, nei confronti di un'altra persona non esiste uomo o donna, donna o donna, uomo o uomo, cane o gatto, c’è solo la magia, i mille fuochi d’artificio che ti esplodono dentro e che ti fanno diventare scemo, esiste un unico e reale sentimento al mondo ed è l’AMORE.
Ciò che mi ha colpito e catturato in questo racconto e la dinamica con cui i personaggi sia principali che secondari ti lasciano incollato alle pagine dall’inizio alla fine. Perché’ in questo Naike è insuperabile. Come ho già detto in precedenza, la scrittura della Ror ha la capacità di sviscerare i caratteri, di renderli veri nel bene o nel male, di farteli amare alla follia o odiare per il resto della vita. 
Kay Morgan è il maschio per eccellenza. Bello, ricco, affascinante con un carisma che non ha nulla da invidiare a personaggi che, per noi lettrici, sono diventati, nel corso degli anni, delle icone. Lui è un uomo consapevole di ciò che è e ciò che vuole sa come ottenerlo e soprattutto non lo nasconde al mondo, e non lo nasconderà mai a Matthew.
Matthew Carter non scende facilmente a compromessi. È un giovane uomo che è dovuto crescere in fretta, e altrettanto in fretta ha dovuto prendersi non poche responsabilità. La famiglia per lui è tutto, e la sua lealtà nei confronti dei fratelli e di coloro che ama è qualcosa che personalmente mi ha conquistata. È un uomo integro, forse un po’ troppo integerrimo, alcune volte, e lo si evince subito non appena si rende conto dell’attrazione che prova nei confronti del suo “Boss”.
La loro è stata una delle storie d’amore più belle in assoluto che abbia letto quest’anno. E non lo dico per retorica. Entrambi, in maniera diversa, sono due personalità forti, che non lasceranno troppo spazio alle stronzate e che vivranno il tutto a 360 gradi. E che vi trascineranno con loro pagina dopo pagina.
Saranno irriverenti l’uno con l’altro, dispettosi. Si scruteranno e osserveranno da lontano. Impareranno a conoscersi con i loro tempi e alla loro maniera, impareranno ad amarsi a scoprirsi ma soprattutto ad accettarsi per ciò che sono con le loro mille diversità. 


Vi ricordo che IN-Moral e’ un romanzo autoconclusivo e che e’ il secondo spin off di Duke, terso volume della serie R.U.D.E